Per speriementare forme nuove di partecipazione ed autogoverno che rompano con la governance finanziaria europea e statale di Monti e co.
Giovedì 21
giugno ore 17.30
CACEROLAZO
davanti al Consiglio Comunale!
No alla democrazia dello spread e al Comune azienda!
Manifestazione rumorosa contro il Bilancio 2012
Padelle
e coperchi, pentole e mestoli
escono dalle cucine di Rimini e si
ritrovano davanti al Consiglio Comunale per dar voce ai più deboli.
Per dire no ai TAGLI nel Bilancio 2012 a pubblica istruzione e
welfare. No ai tagli all'assistenza domiciliare, al sostegno
all'handicap nelle scuole e negli asili No alla privatizzazione degli
asili comunali.
No al cattivo utilizzo di denaro pubblico, dai 17
milioni di euro alla Diocesi per l'ex Seminario alle decine di
milioni per il TRC mentre i nostri autobus sono lenti, senza corsie
preferenziali, antiquati e discriminano i disabili. No ai contributi
a fondo perduto per Capodanno, Notte Rosa, Moto GP, RiminiWellness.
No alla copertura dei debiti prodotti dalle partecipate vedi
l'Areoporto e No alla svendita del patrimonio immobiliare pubblico
vedi asta per palazzina in via Dalla Chiesa.
Chiediamodi
esentare i redditi bassi dall'Imu prima casa.
Inserire la
progressività nell'aliquota irpef, perchè chi vive con 15 mila euro
non è uguale a chi ne ha 100 mila.
Rifare il bando sociale per l'
affitto coprendo con risorse comunali il taglio della Regione.
Realizzare
nuovi spazi pubblici e sociali nei quartieri dormitorio con progetti
sociali che provengono dal basso a sostegno delle fasce più deboli,
l'occupazione e la presentazione del Progetto #OccupyRimini non ha
ricevuto risposte concrete in questo senso.
Per riaprire lo sportello per le donne vittime di violenza.
Per dare
priorità al piano di edilizia scolastica (nuove scuole di Gaiofana,
Villaggio I maggio, via Giuliani e via Conforti).
Per realizzare un
piano antisismico che metta in sicurezza gli edifici pubblici e
privati.
Per salvare il nostro mare da una montagna di merda.
Per
realizzare nella città una rete ciclopedonale capillare.
Per
combattere il lavoro nero, il lavoro gravemente sfruttato, il lavoro
paraschiavistico nell'economia riminese, in primis il turismo.
Per
combattere l'evasione fiscale che ruba grandi risorse ai cittadini ma
soprattutto ai più bisognosi.
Per dire No a chi trasforma il Comune
in una "Società per Azioni” anzichè produrre democrazia e
giustizia sociale.
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